Secondo gli inquirenti, con la minaccia della perdita del posto di lavoro, costringevano tre autisti disperati, ospitati in tuguri, ad accettare di essere sfruttati: condotte che configuravano il reato di estorsione secondo l'accusa, ma non per il gup Davide Paladino, che ha assolto "perché il fatto non sussiste" Carlo Caruso, 77 anni, e Antonio Sinigaglia (56). Il pm Eugenia Menichetti, al termine del processo con rito abbreviato, aveva chiesto la condanna di ciascuno a tre anni e quattro mesi di reclusione, oltre a 2.000 euro di multa. Caruso (avvocato Stefano Marchesini) era il legale rappresentante della ditta di autotrasporti che faceva riferimento alla cooperativa Genesy di via Garin, ad Aosta, e Sinigaglia (avvocato Maria Rita Bagalà) era il suo collaboratore. La ditta, aveva ricostruito la polizia, reclutava autisti senza contratto e li sottopagava; le merci, inoltre, consegnate a magazzini e ristoranti, viaggiavano su veicoli non a norma. Il pm sta preparando il ricorso in appello.
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