Considerato il mercato dei casinò europei, l'ipotesi di privatizzazione della casa da gioco valdostana "potrebbe incontrare qualche difficoltà". A dirlo oggi, davanti alla seconda commissione del Consiglio Valle, è Carlo Pagan, amministratore delegato del Casinò di Campione e presidente di Federgioco. "Ricordo che nella precedente esperienza di acquisizione, quella di Venezia, il bando è andato deserto", ha spiegato.
Secondo il manager "c'è una situazione generale di difficoltà per le acquisizioni a livello europeo, mentre i grandi players mondiali si stanno orientando sull'oriente". A rendere più accidentata la strada dell'affidamento a un privato dell'azienda è la problematica relativa alla gestione del personale: "gli investitori esteri non sono abituati a un regime sindacale come il nostro - ha spiegato Pagan - senza dire se sia un bene o un male, ma è un'unicità che spesso crea una difficoltà in chi vuole fare acquisizioni, soprattutto per una non conoscenza di queste dinamiche".
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