Il Comune di Aosta ha avviato un 'procedimento di contestazione' contro almeno una delle cooperative che gestiscono l'assistenza agli anziani, i cui dipendenti hanno partecipato attivamente alla raccolta delle firme (1.800 in tutto) per chiedere la revoca del nuovo bando del servizio.
In una lettera del 26 settembre, la dirigente Anna Maria Careri scrive alla cooperativa che "da accertamenti e informazioni assunti nell'ambito dei doveri d'ufficio" le è stato segnalato che "nella bacheca ad uso dipendenti sita" in una residenza protetta di Aosta era affisso il modulo per la raccolta firme contro il bando (ne allega "documentazione fotografica"). Inoltre, aggiunge, "presso la sede di codesta cooperativa, nonché sede operativa dei servizi comunali rivolti agli anziani da voi gestiti per conto di questa amministrazione in ragione di specifico rapporto contrattuale, pare fosse disponibile la documentazione per la raccolta firme promossa dal gruppo Alpe in ordine alla 'campagna' per il ritiro della procedura".
Gheller (Alpe), lettera Comune su input politico - "Credo che il controllo sindacale sia avvenuto su input politico. Piuttosto che perder tempo in quel modo, avrebbero potuto leggere meglio il bando". E' il commento di Marco Gheller, membro dell'esecutivo di Alpe, alla lettera con cui il Comune di Aosta ha avviato un 'procedimento di contestazione' contro le cooperative del settore anziani i cui dipendenti si sono attivati per far revocare il nuovo bando del servizio.
"Sono abbastanza stupito: la raccolta firme è partita dal basso, non è Alpe che l'ha portata avanti. Il diritto sindacale vale a prescindere dai partiti politici e fa specie che un partito che esprime tre sindacalisti in Consiglio Valle non se lo ricordi", aggiunge. "Mi si può criticare da un punto di vista politico ma non dal punto di vista lavorativo", sottolinea Gheller, che è dipendente di una cooperativa destinataria della missiva, "anche perché io non lavoro più per quel servizio".
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