Parità di insegnamento tra l'italiano e il francese e un significativo utilizzo dell'inglese sin dalla scuola dell'infanzia: è questa la direzione verso cui si muoverà già da quest'anno la scuola valdostana secondo la sperimentazione degli adattamenti locali delle indicazioni nazionali, varata oggi dalla Giunta regionale. "Siamo a un passaggio storico - ha spiegato l'assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini presentando lòa delibera assieme al sovrintendente aglòi studi Fabrizio Gentile - che darà alla nostra offerta un'apertura più approfondita e un'opportunità in più ai ragazzi e alle famiglie".
Le novità riguarderanno circa 4.000 studenti per due anni, poi è prevista una verifica. "La scelta di partire già quest'anno - ha precisato il presidente della Regione, Augusto Rollandin - è stata presa in considerazione della disponibilità e della condizione mostra dalle istituzioni scolastiche che erano già pronte a iniziare". Previste iniziative di accompagnamento, un costante monitoraggio e un piano formativo che sarà finanziato con mezzo milione di euro in tre anni.
Le indicazioni dovranno essere modulate da ciascuna istituzione e la loro applicazione sarà monitorata nel corso dell'anno scolastico. Nella scuola dell'infanzia, in particolare, è previsto l'insegnamento per tempi uguali dell'italiano e del francese in tutte le attività didattiche (anche tedesco nelle scuole Walser), un approccio ludico all'inglese e la valorizzazione delle lingue familiari al bambino (francoprovenzale e Walser).
La parità oraria tra italiano e francese sarà attuata anche nella scuola primaria, dedicando al francese in particolare gli argomenti di interesse locale di storia e geografia, alcuni obiettivi di matematica e di scienze e un'educazione. Per l'inglese ci saranno due ore settimanali di insegnamento della lingua, un'educazione e la parte sperimentale dell'insegnamento delle scienze.
Nella scuola secondaria di primo grado in francese saranno insegnate la geografia, la musica e parte della storia, mentre in inglese le scienze, l'educazione fisica e una parte di tecnologia informatica. L'obiettivo, al termine del primo triennio, è di insegnare il 50 per cento delle ore delle discipline non linguistiche in francese e il 30 in lingua straniera.
La lingua francese sarà utilizzata nei licei e negli istituti tecnici per almeno 66 moduli orari annui, mentre negli istituti professionali per almeno 33 ore. Inoltre, a partire dall'anno scolastico 2019/2020 saranno inserite almeno 33 ore all'anno di insegnamento in inglese di discipline dell'area tecnico-scientifica e dell'area artistica.
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