Non può più essere un medico di
famiglia Ada Satragni, il medico-psichiatra che intervenne per
primo sul luogo del delitto di Cogne e che diagnosticò al
piccolo Samuele un possibile aneurisma cerebrale. Non
raggiungendo il numero minimo di pazienti previsto, si è vista
revocare la convenzione dall'Usl della Valle d'Aosta. La
delibera dell'azienda sanitaria ha efficacia da sabato prossimo,
ma Satragni ha depositato un ricorso d'urgenza in tribunale. La
causa sarà discussa già domani davanti al giudice del lavoro di
Aosta, Eugenio Gramola. Lo stesso magistrato che nel 2004, in
qualità di gup, condannò a 30 anni di carcere Annamaria Franzoni
per l'omicidio del figlio Samuele. Satragni è medico di famiglia
a Cogne, dove ha 275 pazienti. Essendo iscritta negli elenchi da
oltre cinque anni, secondo l'Usl dovrebbe averne almeno 300, a
meno che non ci siano limitazioni "di carattere oggettivo". Tra
ottobre e novembre il comitato permanente aziendale si è riunito
due volte, decidendo di far cessare la convenzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA