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Viaggio-odissea, cugini-migranti si ritrovano in VdA

Viaggio-odissea, cugini-migranti si ritrovano in VdA

Sbarcati a Lampedusa a distanza 6 mesi, sorte li ha ricongiunti

AOSTA, 03 febbraio 2016, 13:20

Redazione ANSA

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Migranti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Migranti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Migranti - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Mileto) Sbarcano a Lampedusa a distanza di sei mesi l'uno dall'altro e si ritrovano in Valle d'Aosta a vivere nello stesso alloggio per una fortunata serie di coincidenze: è l'incredibile storia di due giovani cugini, Ousman e Abdou, provenienti da uno dei Paesi dell'Africa occidentale che si affacciano sull'oceano Atlantico, e ora ospitati nella piccola regione alpina in attesa che la Commissione territoriale esamini le loro richieste di asilo.
    Il primo ad arrivare in Valle d'Aosta nel luglio scorso è stato Ousmane, di 18 anni, qualche giorno dopo lo sbarco a Lampedusa a seguito di uno dei tanti viaggi della speranza che troppo spesso si trasformano in tragedie nel Mediterraneo. Il ricordo di quei giorni fa ancora riaffiorare nei suoi occhi la paura e la sofferenza: ha impiegato 7 mesi per raggiungere la più grande delle Pelagie, ha attraversato Mali, Burkina Faso e Niger, è stato sette mesi in un carcere libico.
    In autunno è toccato ad Abdou, poco più di 20 anni, sfidare la sorte e il mare per approdare al sogno chiamato Europa, scappando dalla paura, dalla persecuzione politica e dalla tortura, documentate da organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch e riconosciute anche dalle autorità italiane.
    "Ci eravamo visti per l'ultima volta il giorno prima che io partissi ? ricorda Ousmane ? ma né lui né i suoi familiari sapevano che avrei tentato di venire in Italia. Queste cose non si dicono a nessuno per evitare il rischio di possibili ritorsioni nei confronti di chi resta". Così, dopo aver vissuto sempre insieme nello stesso 'compound' lontano dall'oceano, lavorando nella stessa fattoria, ascoltando intorno al fuoco nel centro del villaggio gli insegnamenti degli anziani, da un giorno all'altro Ousmane e Abdou si erano separati.
    Una volta giunto in Italia e condotto in Valle d'Aosta, Ousmane aveva ricevuto solo una scarna notizia del cugino: "E' in Libia", gli aveva riferito il fratello. Ousmane ha provato a mettere da parte il trauma dell'avventura vissuta. Si è occupato della casa che abita con altri connazionali, ha frequentato corsi di italiano, ma spesso pensava al cugino. Abdou nel frattempo era riuscito a salire a sua volta su un barcone. Il 23 gennaio di quest'anno è arrivato a Lampedusa dopo essere stato soccorso in mare dalle navi della Capitaneria di Porto. A questo punto la sorte lo ha portato in Valle d'Aosta. Dopo lo screening sanitario e la fotosegnalazione, lui e altri richiedenti asilo sono presi in carico dalle cooperative. La sorpresa all'arrivo della struttura ospitante, alla periferia di Aosta, quando si è trovato davanti il cugino. "Sono rimasto senza parole perché ero sicuro che non l'avrei mai più rivisto", racconta Ousmane.
    Stesse parole e stessa emozione per Abdou: "Ho provato una felicità immensa". Dal dramma dei migranti ogni tanto una storia a lieto fine.
   

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