Il gup Giuseppe Colazingari ha rinviato al 15 aprile l'udienza del processo sui costi della politica per il gruppo consiliare di Stella Alpina. La difesa ha depositato proprie indagini e chiesto tempo per esaminare i nuovi documenti depositati dalla procura. Accusati di aver versato sui propri conti assegni per 138.600 euro tratti dal conto del gruppo, sono imputati per peculato il presidente del Consiglio Valle Marco Viérin, il consigliere André Lanièce e l'ex consigliere Dario Comé.
Gli assegni, secondo la Procura, venivano consegnati loro dall'ex capogruppo Francesco Salzone, che lo scorso luglio ha già patteggiato un anno di reclusione (pena sospesa) dopo aver restituito i 98.100 euro contestati.
In aula per l'udienza di oggi - durata circa 10 minuti - erano presenti il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia, l'avvocato della difesa Stefano Marchesini di Aosta (assente il collega Domenico Aiello del foro di Milano), l'avvocato del Codacons - riconosciuto come parte offesa - Carlo Laganà del foro di Aosta.
L'inchiesta fa riferimento all'impiego dei fondi dei gruppi consiliari della passata legislatura. Gli assegni versati dagli imputati del Gruppo Stella Alpina, secondo la procura, erano emessi ogni mese con regolare scadenza e spesso per gli stessi importi, rendicontati poi come spese di rappresentanza e varie.
In caso di condanna o di patteggiamento Marco Viérin e André Lanièce rischiano la sospensione dalla carica in base alla Legge Severino. Secondo la procura dal 2009 al 2012 Comé ha versato sul proprio conto corrente fondi non giustificati per 54.500 euro, Viérin 28.215 e Lanièce 55.800. Per gli altri 24 imputati nella prima tranche del processo l'udienza riprenderà venerdì prossimo davanti al gup Maurizio D'Abrusco, incompatibile con Stella Alpina dopo il patteggiamento di Salzone.
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