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Da Kandinsky a Majakovskij, astrattismo a Bard

Da Kandinsky a Majakovskij, astrattismo a Bard

Fino al 2 giugno, oltre 80 opere per la prima volta in Italia

BARD (AOSTA), 04 febbraio 2015, 12:14

Redazione ANSA

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Astrattismo in Europa, mostra al forte di Bard, Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Astrattismo in Europa, mostra al forte di Bard, Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Astrattismo in Europa, mostra al forte di Bard, Aosta - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Benoit Girod) Le radici della modernità nell'arte europea illustrate in 80 opere. E' la proposta del Forte di Bard (Aosta) che fino al prossimo 2 giugno mette in mostra olii e disegni dei 30 principali artisti dell'astrattismo.
    Una raccolta, con capolavori di Kandinsky, Popova, Majakovskij e Malevič, proveniente da una prestigiosa collezione privata tedesca che sbarca in Italia per la prima volta. Nel percorso espositivo, impreziosito anche da un bronzo di Anton Pevsner, figurano poi 44 libri originali del movimento artistico culturale di inizio Novecento con numerosi pezzi di Vladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevič, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo.
    La visita alla mostra di Bard, curata da Gabriele Accornero e Markus Muller, consente di immergersi nelle tendenze artistiche dell'Europa orientale e centrale della prima metà del Ventesimo secolo: dalla nascita della pittura astratta ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta l'Europa.
    In un clima di rivoluzione dell'immagine, dal 1910 si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. In questo contesto Wassily Kandinsky interpreta la parte del gigante. E' il punto di incontro fra i vari movimenti che in tutta l'Europa guardavano con interesse al linguaggio astratto e che sorsero in varie parti d'Europa.
    L'esposizione 'Astrattismo in Europa' presenta anche al gran completo la compagine dei russi: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter. Così come Natalia Goncharova esempio di cubo-futurismo russo, trasferitasi a Parigi nel 1917, ed anche Kasimir Malevič, che con Kandinsky è il più importante pioniere dell'arte astratta dando vita al movimento del suprematismo. Per il costruttivismo la collezione ospitata a Bard presenta Lászlo Moholy-Nagy. Max Bill (Abstraction-Creation) e Georges Vantongerloo (De Stijl) testimoniano infine la diffusione di un linguaggio astratto-geometrico rispettivamente in Svizzera e in Olanda.
   
   

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