Riportare il gioco d'azzardo negli spazi deputati, come i Casinò, con una distanza minima di 500 metri da scuole e spazi gioco; vietare la pubblicità per queste attività e pretendere trasparenza sulla proprietà e la gestione delle sale slot, "perché l'emergenza è troppo forte". Sono gli assi fondamentali degli emendamenti presentati oggi da Arci, Aosta Iacta Est, Libera, Legambiente e Cgil durante l'audizione in quinta commissione consiliare, dove sono in discussione due ddl sulla ludopatia.
"Non siamo per il proibizionismo, l'ottica è duplice: prevenire il gioco d'azzardo patologico restituendo ai bar la dimensione di socialità persa con le slot e fare della Valle d'Aosta un laboratorio in questo ambito", ha detto in conferenza stampa Davide Jaccod, presidente di Aosta iacta est. "Oggi - ha aggiunto - abbiamo portato l'esempio di Bolzano, che in due anni ha bandito le slot dai bar".
Riguardo alla tassazione, ha spiegato Alex Glarey, portavoce di Arci Valle d'Aosta, "proponiamo di sperimentare per un anno l'aumento dello 0,1% dell'Irap per chi continuerà ad avere le slot e una riduzione dello stesso valore per gli esercizi che le bandiranno. Oggi in commissione si è aperto il confronto, auspichiamo che per settembre-ottobre si arrivi al miglior ddl possibile".
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