Kerry accusa Mosca e damasco di crimini di guerra in Siria

Segretario di stato Usa Chiede di indagare

Redazione ANSA

L'accusa contro Mosca e Damasco è gravissima: crimini di guerra per le continue stragi ad Aleppo. A chiedere che si indaghi è il segretario di Stato americano, John Kerry, che con una mossa senza precedenti alza il tiro di fronte all'impossibilità di fermare la guerra in Siria, definendo "una strategia mirata" quella di bombardare ospedali e civili e di terrorizzare un'intera popolazione. "Giudizi inaccettabili", ha subito ribattuto Mosca per bocca del vice ministro degli esteri Serghieri Riabkov. Ma i numeri parlano chiaro: negli ultimi dieci giorni nella martoriata Aleppo ci sono stati almeno 376 morti, di cui 120 bambini. Altri 1.266 civili sono rimasti feriti, alcuni gravemente. Cifre terribili, che l'inviato dell'Onu in Siria Staffan De Mistura snocciola frustrato intervenendo in videoconferenza durante l'ennesima riunione del Consiglio di Sicurezza. Parlando senza mezzi termini di Aleppo come "un'altra Sebrenica" o "un altro Ruanda".

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