Lo strappo di Hillary, ok a legge su cause a Riad

Redazione ANSA

    Il primo vero strappo di Hillary Clinton nei confronti di Barack Obama: se la candidata democratica diventerà presidente firmerà la legge che permette alle famiglie delle vittime dell'11 settembre di fare causa all'Arabia Saudita. A comunicarlo i responsabili della campagna elettorale della ex first lady, proprio nel giorno in cui scade il termine entro il quale il presidente americano può presentare il suo veto in Congresso. Un diritto che Obama - nettamente contrario alla legge - è deciso ad esercitare anche se il rischio che venga respinto è alto. Il provvedimento infatti è passato sia alla Camera che al Senato a larga maggioranza, con un voto bipartisan.

   Clinton, da sempre accusata dai suoi detrattori di non brillare di luce propria e di voler dare vita ad un vero e proprio 'terzo mandato Obama', stavolta decide dunque di smarcarsi dal 'suo' presidente, che nelle ultime settimane è sceso di nuovo in campagna elettorale per sostenerla. Anche per non lasciare il delicatissimo tema delle famiglie delle vittime dell'11 settembre al rivale Donald Trump. La Casa Bianca intanto ha ribadito quale sia la grande preoccupazione del presidente: non tanto quella di vedere il suoi veto bocciato. Piuttosto Obama vede nella controversa legge un rischio per gli Stati Uniti. "Nel lungo termine esporrebbe i diplomatici Usa in tutto il mondo a una serie di cause false e pretestuose col pericolo di processi farsa", ha spiegato il portavoce Josh Earnest. Insomma, si creerebbe un precedente che metterebbe a rischio la sicurezza nazionale. Un altro timore di Obama - e non solo di Obama - e' poi quello legato ai rapporti con Riad, l'alleato più prezioso degli Usa nella regione del Golfo Persico, soprattutto nell'ambito della lotta all'Isis. Rapporti già raffreddatisi negli ultimi anni anche per il ruolo ambiguo dei sauditi nei confronti di gruppi legati al terrorismo islamico.

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