I Clinton dovrebbero promettere ora che se Hillary sara' eletta presidente tutti i membri della famiglia si dimetteranno dalla loro Fondazione e quest'ultima dovrebbe sospendere immediatamente ogni raccolta fondi e qualsiasi donazione, non solo quelle dall'estero, come ha gia' fatto. L'invito arriva da un editoriale del New York Times (quotidiano che la sostiene), firmato da Richard W Painter, docente di legge ed ex capo dello staff per le questioni etiche della Casa Bianca sotto George W. Bush, di fede repubblicana ma sostenitore di Hillary come "unico candidato qualificato". Painter ritiene che la candidata democratica abbia risposto con successo agli interrogativi legati alla Fondazione e che ci sia scarsa o nessuna evidenza che le leggi etiche siano state violate da lei o dai suoi collaboratori nei rapporti con la fondazione, quando reggeva il dipartimento di stato. Forse, ammette, ci puo' essere stato del favoritismo, ma questo e' prassi nella politica americana e comunque le leggi non sono state infrante. In ogni caso la Fondazione restera' per lei una spina nel fianco e, siccome anche le apparenze contano, tutta la famiglia dovrebbe fare un passo indietro. Anche la figlia Chelsea, che secondo quanto annunciato finora manterra' il suo incarico. Insomma, secondo il Nyt, Hillary non dovrebbe esporsi inutilmente agli attacchi.
Editoriale Nyt, i Clinton lascino la Fondazione
