E per Donald Trump incubo tasse

Redazione ANSA

rriva da Londra l'ultimo attacco a Donald Trump, quando ormai è a un passo dalla nomination repubblicana: secondo un'inchiesta del Telegraph, il re del mattone avrebbe firmato nel 2007 un investimento immobiliare 'mascherato' da prestito per sottrarre al fisco Usa decine di milioni di dollari. Un'accusa pesante su un terreno insidioso, dato che finora il magnate si è rifiutato di rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi con il pretesto di un accertamento fiscale in corso, interrompendo una ultra quarantennale prassi di trasparenza di tutti i candidati presidenziali.

Come Hillary, anche Trump ora rischia di finire sotto lo scacco di un processo imbarazzante: per frode fiscale, dopo quello pendente per la presunta truffa legata alla sua università. Il Telegraph ha pubblicato una serie di documenti emersi nel corso di un'azione legale lanciata da ex dipendenti di Bayrock Group, società immobiliare partner di Trump che ha siglato con l'islandese FL Group - fallita nella crisi del 2008 - l'accordo finito sotto accusa: un investimento di 50 milioni, poi riclassificato come prestito per non pagare le tasse, almeno 20 milioni di dollari, più altri 80 sui profitti previsti. Un'operazione che ora può finire sotto la lente di ingrandimento del fisco americano. Bayrock Group rivendica la correttezza dell'accordo mentre i legali di Trump evidenziano che in ogni caso il tycoon non avrebbe responsabilità nella transazione, siglata dalle due società. Ma, secondo il quotidiano britannico, il consenso del magnate, che aveva una quota del 15% e che firmò entrambe le versioni del contratto, era indispensabile per il 'deal'. Ora bisognerà vedere se la denuncia del Telegraph avrà effetti giudiziari ed elettorali su Trump, incalzato sul fronte fiscale anche da Hillary e dai democratici. 

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