Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marc Ribot star di Umbria Jazz Winter

Marc Ribot star di Umbria Jazz Winter

Sarà al festival di Orvieto con due progetti

ORVIETO (TERNI), 30 ottobre 2017, 11:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

È tra le star di Umbria Jazz Winter (Orvieto, 28 dicembre - 1 gennaio) Marc Ribot, uno dei più creativi e originali chitarristi delle ultime generazioni del jazz.
    Al festival sarà presente con due progetti, The Young Philadelphians ed il Marc Ribot Trio. L'idea alla base dei "Giovani di Philadelphia" è fondere il Philly Soul degli anni '70 ed altri successi "disco" con le innovazioni armolodiche del Prime Time di Ornette Coleman, il maestro del free jazz.
    Innovazioni che possono, secondo Ribot, essere applicate ad ogni musica. Con inusuali e inattesi risultati: conservare lo spirito di quelle canzoni ma con un suono punk-funk. Dall' esperienza ornettiana vengono due musicisti della band, il bassista Jamaaladeen Tacuma ed il batterista G. Calvin Weston. Il Trio, con Henry Grimes al contrabbasso e Chad Taylor alla batteria, è la naturale evoluzione di Spiritual Unity, quartetto costituito per esplorare la musica di Albert Ayler in chiave free/punk/jazz. La formula del trio permette una maggiore flessibilità nelle composizioni e mette in evidenza la figura di Grimes, leggendario partner di Ayler negli anni '60. Quelle che presenta a Orvieto sono soltanto due delle molte anime artistiche di Marc Ribot, musicista capace di passare dalle più surreali canzoni di Tom Waits agli standard del jazz di Diana Krall e Cassandra Wilson, dall'avant rock del suo trio Ceramic Dog alla musica latina (ma a modo suo) dei Cubanos Postizos, dalle free forms di Albert Ayler alle band elettriche (Electric Masada) o ai "Filmworks" di John Zorn, dal blues alle dissonanze di Giacinto Scelsi. Ma da lui si può ascoltare anche una (forse) inattesa soundtrack per un film come Il Monello di Charlie Chaplin, o una collaborazione con T Bone Burnette, Elvis Costello o Lounge Lizards. Un maestro, Marc Ribot, dell'improvvisazione assoluta e della sperimentazione. La eterogeneità, per lui, è un ulteriore strumento di creatività.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza