La "prima donna" della canzone.
Ella Fitzgerald: non poteva mancare, proprio, lei all'edizione
2017 di Umbria jazz e quindi nel centenario della sua nascita
(Newport, 25 aprile 1917). Il 13 luglio, per il 'round midnight'
del festival al Teatro Morlacchi di Perugia, la regina del jazz
è come 'rinata' nella voce di Simona Molinari, con la brava
cantante nata a pane e swing che l'ha raccontata e ricordata a
suo modo, e soprattutto con tanto amore. Ad aiutarla in questo
viaggio è stato l'ospite speciale Mauro Ottolini, trombonista e
arrangiatore di talento, esperto in progetti particolari anche
per il modo tutto suo di rivedere ed interpretare l'artista di
turno sotto la sua lente. "Loving Ella" il titolo del tributo
alla "first lady of song", artista che aveva tutte le
caratteristiche che una cantante jazz deve avere: portamento,
cuore e talento.
La cantante di Newport è sicuramente l'artista che ha più
influenzato gli studi e la formazione della cantautrice
napoletana. Si vede e si sente. Per questo Simona Molinari ha
voluto regalare a se stessa e al pubblico del festival un vero e
sentito omaggio. "Voglio prendervi per mano e portarvi dentro la
musica di questa grandissima cantante che mi ha fatto innamorare
del jazz" ha ricordato ad inizio concerto. Ne è nata una serata
ricca di emozioni, momenti di divertimento e tanti ricordi: tra
una canzone e l'altra Simona Molinari racconta anche a parole la
vita della grandissima cantante. Il concerto si è articolato in
un percorso narrativo con le canzoni che hanno contraddistinto
la carriera di Ella ed aneddoti sulla complicata e controversa
vita privata della Fitzgerald: gli inizi, gli amori, la
malattia. La scelta della scaletta deve essere stata difficile
per Molinari e compagni. L'inizio è con "Puttin' on the ritz" di
Irving Berlin e il finale con "Over the rainbow" di Harold
Arlen. Poi in mezzo spazio anche a Louis Armstrong, George
Gershwin e Duke Ellington, altri autori a cui ha donato la sua
voce.
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