(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 11 FEB - Con l'ingresso in reparto
di cinque dirigenti medici di Radiologia con contratto di lavoro
a tempo indeterminato, recentemente deliberata dal nuovo
commissario straordinario dell'azienda Usl Umbria 2 Massimo De
Fino e con la prossima assegnazione al Reparto di una quarta
figura Infermieristica, la struttura complessa di Diagnostica
per immagini del "Santa Maria della Stella" di Orvieto, diretta
dal dr. Ugo Ciammella, può finalmente tornare ad operare a pieno
regime eliminando le difficoltà causate dalla carenza di
personale.
La struttura Orvietana, che risulta da anni un polo di
riferimento di area vasta, è in grado di erogare 9.687 esami
Tac, 3.938 esami di risonanza magnetica, 9.449 esami ecografici,
27.719 esami di radiologia tradizionale-Moc, 505 esami di sala
operatoria per un totale di 51298 prestazioni di cui oltre 4.000
erogate nelle ore notturne (dati anno 2019).
Lo staff è composto, oltre che dal direttore, da sei dirigenti
medici, tre infermieri, dodici tecnici ed un coordinatore
tecnico.
Alle prestazioni garantite, insieme all'azienda ospedaliera
"Santa Maria" di Terni, ai pazienti del territorio provinciale,
la struttura complessa di Diagnostica per Immagini del "Santa
Maria della Stella" si aggiungono, sette giorni su sette -
spiega una nota della Usl, risposte rapide agli utenti
ricoverati nell'ospedale di Orvieto e un supporto fondamentale a
tutti i reparti del presidio.
Di grande livello la dotazione tecnologica con macchinari di
ultima generazione recentemente acquisiti dall'Azienda Usl
Umbria 2.
Alla seconda Tac ultramoderna, a 64 strati, che sarà
installata nei prossimi mesi una volta completate le opere
strutturali, in fase di realizzazione, dei locali che la
ospiteranno, la Struttura complessa di Diagnostica per Immagini
di Orvieto può vantare una risonanza magnetica di 1.5 tesla e un
moderno sistema radiologico digitale diretto, polifunzionale,
che, oltre a garantire più efficienza, più sicurezza e più
qualità, è in grado di ottenere immagini diagnostiche con netta
riduzione della dose di radiazioni.
Insomma - conclude il comunicato - si tratta di un reparto
"strategico per la direzione aziendale che, a poche settimane
dall'insediamento, ha sanato le lacune emerse in questi anni sul
versante della dotazione organica e confermato gli investimenti
in macchinari e moderne tecnologie restituendo così certezze e
prospettive ad operatori e pazienti". (ANSA).