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Robot riduce paura bambini per vaccino

Ha potere antalgico-ansiolitico emerge da ricerca a Terni

(ANSA) - TERNI, 9 APR - La presenza e l'interazione con un robot umanoide, dotato di intelligenza artificiale, nell'ambulatorio ha un "efficace potere antalgico-ansiolitico" sui bambini sottoposti a vaccinazione. Un metodo sperimentato nel centro salute Tacito, a Terni, dell'Usl Umbria 2 e al centro di una ricerca condotta dalla dottoressa Marwa Larafa, neo-laureata in infermieristica dell'Università di Perugia, sviluppato dal laboratorio Prisca, Projects of intelligent robotics and advanced cognitive systems, dell'Ateneo Federico II di Napoli.
    Dallo studio è emerso che l'utilizzo del robot "ha permesso ai bambini di non concentrasi sull'iniezione". Il gruppo sul quale è stato sperimento questo strumento - riferisce l'Usl - ha percepito meno dolore e angoscia" rispetto a quelli che non avevano invece ricevuto alcun tipo di distrazione, "se non il conforto verbale del genitore".
    La Usl 2 ha ricordato - in un comunicato - che ogni anno nella provincia di Terni vengono vaccinati circa 1.500 bambini, "soggetti vulnerabili che presentano una maggiore sensibilità rispetto agli adulti a sottoporsi ad una procedura diagnostico-terapeutica, a causa dell'impatto emotivo e dell'imprinting traumatico che il bambino riceve dettato dalla paura di provare dolore". L'azienda sanitaria ha quindi sottolineato che "nonostante la pratica di immunizzazione abbia un enorme beneficio per la salute individuale e collettiva, viene data poca attenzione ai sentimenti che il bambino prova durante l'iniezione che può trasformarsi in un'esperienza traumatizzante, portandolo ad assumere atteggiamenti di difesa nei confronti di qualsiasi procedura sanitaria anche durante l'età adulta".
    Nello studio sono stati coinvolti 136 bambini, di età compresa tra 3 e 12 anni. La metà nel gruppo sperimentale, interagendo con il robot umanoide mentre gli altri non hanno ricevuto alcun tipo di distrazione.
    Il software utilizzato per la programmazione del robot "Nao" - viene spiegato - è basato sulla terapia cognitivo-comportamentale, con diverse tipologie di distrazione per coinvolgere il bambino in modo multisensoriale. Una volta entrato all'interno della stanza, lo si invitava a sedersi di fronte a esso. Successivamente, in base all'età del bambino partivano i blocchi comportamentali differenti del robot. Con un'età inferiore ai 7 anni chiedeva al bambino di parlare dei suoi amici e dei suoi cartoni animati preferiti ed infine cantava canzoni dello Zecchino d'Oro mentre, con un'età superiore, le domande vertevano sia sulla scuola, sia sulla materia scolastica e sui cartoni-film preferiti con ascolto di canzoni pop-italiane famose, molto conosciute tra i bambini di quella fascia di età. La procedura si concludeva con un esercizio di respirazione, con Nao che invitata i bambini a soffiare su una girandola, per allentare la tensione post-vaccinazione.
    Dalle opinioni del personale medico ed infermieristico del centro salute "Tacito" di Terni è emersa un'accoglienza positiva sull'utilizzo del robot, considerandolo un valido strumento di supporto nel loro lavoro quotidiano. In particolare - riferisce ancora l'Usl -, hanno evidenziato come tale dispositivo abbia agevolato l'attività ambulatoriale, rendendo la seduta vaccinale serena e non traumatica.
    Lo studio è stato utilizzato per la tesi della dottoressa Marwa Larafa, relatore è il professor Alessandro Gaudino, che ha ottenuto il voto 110/110 e lode con menzione accademica. (ANSA).
   

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