(ANSA) - PERUGIA, 19 MAR - In Umbria ogni anno si verificano
oltre 2 mila casi di ictus cerebrale. Per ottimizzare i percorsi
assistenziali dei pazienti colpiti, in ogni fascia di età, con
picchi per gli over 65, gli esperti del settore si ritroveranno
il 21 marzo in un convegno ad Assisi. L'incontro è organizzato
dalla sezione Umbria della "Italian stroke association", della
quale è coordinatore regionale il dottor Maurizio Paciaroni,
responsabile della Stroke unit dell'ospedale di Perugia. "Per la
prima volta ci ritroviamo per coordinare l'attività
assistenziali dei servizi del territorio e degli ospedali per
garantire ai pazienti tutte le terapie innovative di cui
disponiamo" spiega.
"L'ictus resta sempre una patologia grave - sottolinea
Paciaroni in una nota dell'ufficio stampa dell'Azienda
ospedaliera -, con conseguenze invalidanti, ma proprio
migliorando i percorsi, il sistema sanitario può offrire la
possibilità di una diagnosi precoce e di un trattamento
efficace".
Nel tempo, le campagne di comunicazione hanno enfatizzato il
concetto della prevenzione, possibile grazie a corretti stili di
vita, e quello di una necessaria tempestività di richiesta
assistenziale. "La nostra regione si avvale di servizi che sono
sufficienti, ma si rende essenziale il loro coordinamento, dalla
fase acuta a quella riabilitativa", aggiunge il dottor
Paciaroni.
All'incontro di Assisi parteciperanno anche i responsabili
del 118 regionale e del pronto soccorso, con una rappresentanza
delle professioni sanitarie.
"L'efficacia di un trattamento precoce - sottolinea ancora
Paciaroni -, determina una riduzione della disabilità con
vantaggi sulla vita di relazione del paziente,
della famiglia e della intera comunità. La ricerca fatta con
nuove terapie ha dimostrato che per ogni cinque pazienti colpiti
da ictus grave, due vengono dimessi senza esiti invalidanti".
(ANSA).