(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 15 MAR - Si svolgerà sabato 16
marzo (ore 9-19 circa) al Palazzo del Popolo di Orvieto si
svolgerà la prima edizione di Itinerari Sno (società dei
neurologi, neurochirurghi e neuroradiologi ospedalieri), evento
interamente dedicato alla malattia di Parkinson e ai
Parkinsonismi, organizzato dal dottor Carlo Colosimo, direttore
della struttura di Neurologia dell'Azienda ospedaliera Santa
Maria di Terni e grande esperto di disturbi del movimento e
malattie degenerative del sistema nervoso centrale, con
particolare riferimento ai quadri parkinsoniani atipici. Il
convegno umbro - spiega una nota dell'ospedale - è il primo di
una serie di incontri annuali monotematici targati Sno, che
toccheranno ogni anno una diversa regione italiana coinvolgendo
noti esperti nazionali e stranieri di queste patologie.
Nella prima sessione del convegno organizzato a Orvieto saranno
approfonditi i complessi rapporti tra intestino e cervello nella
malattia di Parkinson: non solo infatti in questa malattia vi
sono frequenti e spesso invalidanti sintomi gastrointestinali,
ma addirittura la malattia potrebbe iniziare dall'intestino,
come ipotizzato all'inizio di questo secolo dal noto patologo
tedesco Heiko Braak. Il secondo tema riguarda le forme rare e
inusuali di parkinsonismo, che sono relativamente più frequenti
nei soggetti con esordio giovanile dei sintomi (cioè prima dei
45 anni) e comprendono forme su base genetica, dismetabolica,
iatrogena, degenerativa. Poiché alcune di queste forme sono
curabili, è di fondamentale importanza che lo specialista sia
sempre in grado di riconoscerle precocemente. La terza sessione
prevede un aggiornamento sui nuovi farmaci per curare i sintomi
parkinsoniani, ma anche sulle terapie immunitarie (anticorpi
monoclonali, vaccini) in fase di avanzata sperimentazione e che
potrebbero segnare un progresso epocale in questo campo se
riuscissero a dimostrarsi capaci di arrestare la progressione di
malattia. L'ultima sessione tratterà infine dei problemi legati
alle cure palliative nei soggetti parkinsoniani in fase avanzata
di malattia: interverranno numerosi medici specialisti ma anche
religiosi, come il vescovo di Orvieto-Todi Mons. Benedetto
Tuzia. (ANSA).