(ANSA) - FOLIGNO (PERUGIA), 7 DIC - L'iter della procedura di
gara è in fase avanzata, l'Azienda Usl Umbria 2 ha infatti già
nominato la commissione che esaminerà, martedì prossimo 11
dicembre, le offerte per acquisire, agli inizi del nuovo anno,
un angiografo di ultima generazione, in dotazione alla struttura
di Emodinamica del "S. Giovanni Battista" di Foligno, per un
importo di spesa di circa 700.000 euro, finanziato con fondi
ministeriali e regionali. Il nuovo angiografo, che andrà a
sostituire quello attualmente in uso, permette l'esecuzione
delle coronarografie e delle angioplastiche con maggiore
efficienza e diagnosi più accurate ed è di fondamentale
importanza per garantire trattamenti efficaci ai pazienti
colpiti da infarto.
"La Cardiologia dell'ospedale di Foligno - spiega il dr.
Maurizio Scarpignato, responsabile della struttura di
Cardiologia Interventistica - è da sempre in prima linea nel
garantire una risposta di alta specialità alle esigenze di
salute della popolazione".
"In quest'ottica - aggiunge, in una nota della Usl - ha
attivato, sin dal 2003, la struttura dipartimentale di
Emodinamica che garantisce la terapia di scelta nel trattamento
della cardiopatia ischemica. Questa attività ha fatto registrare
negli anni una notevole crescita tanto che l'ospedale di Foligno
è stato riconosciuto, insieme alle due Aziende Ospedaliere di
Perugia e Terni, centro hub per la rete dell'infarto, centro
cioè a cui devono afferire 24 ore su 24 tutti i pazienti affetti
da infarto cardiaco, che devono essere trattati nel più breve
tempo possibile attraverso le cosiddette angioplastiche
primarie. L'emodinamica di Foligno ha una media di oltre 1000
esami totali all'anno, di cui circa 450 angioplastiche totali e
150 angioplastiche primarie".
Come è noto la patologia cardiaca costituisce la principale
causa di morte della popolazione nei paesi occidentali ed è
causata da una degenerazione delle arterie coronarie che vanno
incontro a restringimenti (stenosi) o occlusioni che sono la
causa dell'infarto del miocardio e di quelle che più
genericamente vengono definite sindromi coronariche acute. Dalla
fine degli anni novanta il trattamento che si è dimostrato
sempre più efficace è stato quello di trattare le coronarie con
un metodo invasivo e cioè la riapertura delle stesse con un
palloncino e la successiva stabilizzazione con l'applicazione di
una retina metallica detta stent, l'angioplastica coronarica.
L'attività interventistica è ovviamente un'attività di alta
specialità che si avvale ed è supportata dall'alta tecnologia.
Alla base di questa c'è proprio l'angiografo.
"Nell'ottica dell'innovazione tecnologica e con la finalità di
fornire un servizio sempre migliore all'utenza - spiega il
direttore generale dell'Azienda Usl Umbria 2 dr. Imolo Fiaschini
- abbiamo stanziato importanti risorse per acquisire il nuovo
macchinario che garantirà più efficienza, più sicurezza e più
qualità. Il nuovo angiografo assicura infatti, attraverso una
significativa riduzione di radiazioni, una più alta risoluzione
di immagine, una maggiore velocità di movimento e studi più
accurati attraverso software innovativi. Sarà quindi in grado di
soddisfare e sostenere le evoluzioni future di questa disciplina
scientifica e permetterà anche uno sviluppo del servizio di
elettrostimolazione che si occupa degli impianti dei pace maker.
Proseguiamo senza sosta sulla strada dello sviluppo dell'alta
specialità fornendo ai nostri professionisti tecnologie
d'avanguardia e garantendo ai nostri pazienti servizi e
prestazioni di qualità e di notevole efficacia". (ANSA).