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Umbria-Cina, più cooperazione in sanità

Firmato memorandum tra ospedali Perugia e Pechino

(ANSA) - PERUGIA, 26 OTT - Prevede di rafforzare la cooperazione in sanità tra Umbria e Cina e in particolare tra il General hospital di Pechino, l'Azienda Ospedaliera di Perugia e il Dipartimento di medicina dell'Università di Perugia il "memorandum di cooperazione" sottoscritto dal presidente della struttura sanitaria asiatica, Ren Guoquan, dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Emilio Duca e dal rettore Franco Moriconi. Alla presenza della presidente della Regione, Catiuscia Marini, dell'assessore alla Sanità, Luca Barberini, del direttore regionale Walter Orlandi e del direttore del Dipartimento di medicina, Carlo Riccardi.
    Il "memorandum" rientra nell'ambito degli accordi di cooperazione firmati dai Ministeri della salute di Italia e Cina, e in quello sottoscritto anche dalla Regione Umbria con il Dipartimento delle risorse umane del Ministero della salute cinese nel febbraio del 2016.
    Di fronte all'intensificazione dei rapporti italo-cinesi in ambito sanitario, la Regione - si legge in un suo comunicato - ha infatti dato seguito agli accordi tra i Ministeri della sanità dei due Paesi ed ha sottoscritto uno specifico accordo triennale con il Dipartimento delle Risorse Umane del Ministero della Salute Cinese (Hhrdc), finalizzato appunto allo svolgimento di programmi di formazione per personale medico cinese nel territorio della Regione Umbria ed in Cina, alla promozione della ricerca, a seminari, a workshop e allo scambio di delegazioni tra i due Paesi.
    A tal proposito, è stato avviato un programma di formazione professionale medico-sanitario di tre mesi, in lingua inglese, per medici e capisala cinesi presso l'Azienda ospedaliera di Perugia. Ad oggi vi hanno preso parte circa 130 professionisti cinesi e sono stati coinvolti 110 tutor italiani.
    Il livello di collaborazione ha subito - è stato detto - uno "sviluppo rilevante" e, oltre alla formazione dei medici e degli infermieri cinesi, lo scambio accademico e formativo si è esteso a figure come direttori generali.
    In questo senso, tra il 2017 e il 2018 sono stati organizzati diversi workshop in Italia, che hanno visto la partecipazione di direttori generali e direttori di strutture ospedaliere provenienti dai più grandi ospedali della Cina, portando la cooperazione ad un maggiore livello.
    "Per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione - ha affermato Marini, rivolgendo il suo saluto di benvenuto alla delegazione cinese - il fatto che sia stata scelta, in Italia, la nostra regione ed il suo modello di organizzazione della sanità pubblica, a partire dall'Azienda ospedaliera di Perugia, quale luogo dove approfondire la cooperazione e la collaborazione con l'ospedale militare di Pechino, una delle più prestigiose strutture sanitarie della Cina, dove ho potuto apprezzare l'altissimo livello della qualità delle prestazioni, della dotazione tecnologica e del grande livello della ricerca in campo medico. Dunque, il 'memorandum' sottoscritto oggi contribuirà a far accrescere il confronto e lo scambio di esperienze al fine di migliorare sempre di più la qualità della nostra sanità pubblica, e siamo onorati di offrire il nostro contributo di esperienza e di conoscenza agli operatori sanitari della Cina".
    Anche per il presidente dell'Ospedale Militare di Pechino, generale Ren, la firma dell'accordo rappresenta "una significativa opportunità di raffronto tra le esperienze di due realtà sanitarie che nei rispettivi Paesi vengono ritenute delle eccellenze". "Il nostro comune obiettivo - ha aggiunto - è di lavorare per garantire alle nostre popolazioni una buona salute e dunque benessere. Questa è la nostra missione fondamentale".
    Il dirigente cinese ha quindi svolto una comunicazione per illustrare l'Ospedale militare di Pechino di cui è presidente: una struttura che ha 6.600 posti letto; 160 dipartimenti; oltre 15 mila dipendenti; 7 milioni di prestazioni nel 2017 e 40 mila interventi chirurgici, per citare le cifre più significative.
    Barberini ha per parte sua illustrato il funzionamento e l'organizzazione del sistema sanitario regionale in Umbria, ed ha sottolineato "la grande importanza di questa cooperazione che ha già visto presenti nell'Ospedale di Perugia tantissimi studenti cinesi frequentare corsi di formazione e specializzazione". "Qui a Perugia - ha aggiunto - avrete l'opportunità di conoscere la realtà dell'ospedale Santa Maria della Misericordia, una eccellenza regionale e nazionale dove operano apprezzati professionisti e ricercatori in diversi settori della medicina e dove, in collaborazione con l'Università degli Studi, è particolarmente qualificata la ricerca scientifica, l'utilizzo di nuove tecnologie come la robotica, ed è altrettanto alta la qualità dell'assistenza".
    Il direttore generale Duca ha poi illustrato alla delegazione la realtà del presidio sanitario di Perugia, mentre il direttore regionale alla sanità Orlandi ha svolto una comunicazione relativa all'organizzazione del sistema sanitario in Italia ed in Umbria.
    Il Rettore dell'Università Moriconi, insieme al direttore del Dipartimento di Medicina Riccardi hanno invece riferito dell'ampia offerta formativa che da decenni l'Università di Perugia è in grado di offrire nel settore medico e sanitario.
    La delegazione cinese è stata quindi accompagnata per una visita nei principali reparti dell'Azienda ospedaliera, ed è stata successivamente ricevuta dalla presidente Marini e dall'assessore Barberini a Palazzo Donini. (ANSA).
   

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