(ANSA) - PERUGIA, 24 OTT - Il 26 ottobre il direttore
generale dell'Inail Giuseppe Lucibello farà visita alla
struttura complessa di Medicina del lavoro, malattie
respiratorie e tossicologia professionali e ambientali
dell'Azienda ospedaliera-Universitaria di Perugia, per una prima
verifica dopo la convenzione stipulata oltre un anno fa dai due
enti.
L'incontro - spiega l'ufficio stampa del Santa Maria della
misericordia - sarà l'occasione per presentare le
caratteristiche della convezione, in base alla quale le sedi
Inail delle diverse regioni italiane possono indirizzare i
propri assisti presso la sede ospedaliera di Perugia per
sottoporsi ad accertamenti specialistici. "Riteniamo di
assolvere al meglio l'importante ruolo attribuitoci dall'Inail -
dice il direttore della struttura prof. Giacomo Muzi -, in grado
di mettere a disposizione la disponibilità di competenze e
apparecchiature di ultima generazione. L'aspetto più
qualificante è rappresentato dal lavoro interdisciplinare con i
colleghi delle strutture di pneumologia, cardiologia,
radiologia, chirurgia toracica, oncologia, reumatologia e
anatomia patologica. Un team che rappresenta il fiore
all'occhiello per la diagnostica e il trattamento delle malattie
dell'apparato respiratorio di origine professionale ed
ambientale".
All'incontro, che si svolgerà nell'aula Rita Levi-Montalcini
del Creo (alle 10) parteciperanno oltre ai professionisti del
gruppo multidisciplinare, la sovrintendenza sanitaria centrale
dell'Inail nazionale e regionale, la presidente della Regione,
Catiuscia Marini, l'assessore alla Salute Luca Barberini, il
rettore dell'Università di Perugia Franco Moriconi e il
direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia Emilio
Duca.
Nel corso dell'incontro verranno presentate le possibili
sinergie del Centro, con gli esperti che tratteranno il rapporto
tra ambienti di lavoro e malattie dell'apparato respiratorio
quali le affezioni da silice e asbesto, l'asma professionale, i
tumori. Una sessione dell'incontro è riservato alle tecniche di
indagine diagnostica e ai trattamenti di dimostrata maggiore
efficacia. (ANSA).