(ANSA) - TREVI (PERUGIA), 28 SET - L'assessore regionale alla
Salute, Luca Barberini, ha inaugurato i macchinari definiti "di
ultima generazione unici in Umbria" acquistati dalla Usl Umbria
2 per la struttura di Riabilitazione intensiva neuromotoria di
Trevi, con un investimento di 150 mila euro.
Si tratta di uno strumento per la vibrazione muscolare e di
un sistema ad alta tecnologia per la riabilitazione
dell'equilibrio e del cammino. I nuovi mezzi sono stati messi in
funzione, presenti anche il sindaco di Trevi, Bernardino
Sperandio, il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo
Fiaschini, quello del dipartimento di Riabilitazione, Mauro
Zampolini e il responsabile della struttura complessa di
Riabilitazione intensiva neuromotoria di Trevi, Silvano Baratta.
"Continua - ha sottolineato l'assessore Barberini - il
percorso di innovazione della sanità umbra, anche con il
potenziamento della riabilitazione di Trevi che rappresenta un
polo di eccellenza. Le nuove attrezzature faciliteranno il
lavoro degli operatori sanitari e la qualità delle prestazioni a
favore dei pazienti, accelerando il percorso di recupero delle
funzioni neuromotorie. Questa iniziativa rafforza la vocazione
alla riabilitazione di questo territorio, caratterizzato dalla
presenza del centro di Trevi e della rinnovata struttura di
Cascia, riaperta qualche giorno fa a due anni dal sisma del
2016. Una rete di servizi e di competenze di grande qualità, in
sinergia utili a tutto il territorio regionale e non solo, vista
la grande capacità attrattiva extra regionale sempre avuta da
queste realtà, che si integrano con altre le altre presenti su
territorio umbro".
"Nel giro di pochi mesi - ha quindi evidenziato Fiaschini -,
d'intesa con la Regione, abbiamo mantenuto l'impegno al
potenziamento del centro di riabilitazione di Trevi, con un
investimento notevole che rende questa struttura ancor più
all'avanguardia, sia sul fronte tecnologico sia per la
professionalità e l'umanità degli operatori".
"I nuovi strumenti - ha sottolineato Zampolini - consentono di
tracciare, in pochi minuti, attraverso una sorta di risonanza,
un profilo del cammino e dalla stazione eretta del paziente per
diagnosticare subito i problemi e permettere una riabilitazione
personalizzata e quindi più efficace. Questo sistema può essere
usato non solo per chi è molto malato, ma anche per mantenere la
salute delle persone. L'obiettivo è infatti aprire le porte del
centro di riabilitazione alla popolazione, magari in ore serali,
quando i macchinari non vengono utilizzati per quanti sono
ricoverati. Le nuove apparecchiature saranno utilizzate anche
per la ricerca, con l'università di Perugia, altre realtà
universitarie e centri di riabilitazione nazionale".
Baratta ha quindi rilevato che "il centro di riabilitazione
di Trevi segue da tempo un percorso di innovazione tecnologica,
che lo rende un'eccellenza nella sanità umbra". "Questi nuovi
macchinari - ha aggiunto - non si sostituiscono alla figura del
fisioterapista, ma ne valorizzano il lavoro consentendo di
applicare metodologie più efficaci nei percorsi riabilitativi".
(ANSA).