(ANSA) - TERNI, 22 SET - L'equipe di neurochirurgia guidata
da Carlo Conti, in collaborazione con il servizio di
neurofisiopatologia diretto da Domenico Frondizi, ha effettuato
per la prima volta all'ospedale di Terni, nei giorni scorsi, un
delicatissimo intervento di asportazione di un tumore cerebrale
in area eloquente o nobile (in cui ogni minima lesione
comporterebbe un danno neurologico permanente) mediante
monitoraggio corticale intraoperatorio.
Si tratta - spiega una nota dell'ospedale - di una tecnica
evoluta garantita solo da pochi centri in Italia, che conferma
come il dipartimento di neuroscienze di Terni sia punto di
riferimento nazionale per il trattamento delle patologie
oncologiche cerebrali e per la neurochirurgia elettiva. Ma la
vera buona notizia è che la paziente, una 64enne umbra, è stata
dimessa dopo tre giorni dall'intervento senza alcun deficit
neurologico e in ottime condizioni generali.
"I tumori cerebrali, che già di per sé rappresentano una
sfida quotidiana, sono ancora più impegnativi - sottolinea il
dottor Conti - quando si localizzano nelle vicinanze o in
corrispondenza di quelle aree cerebrali cosiddette nobili che
controllano, ad esempio, il movimento degli arti o il
linguaggio. Un qualsiasi danneggiamento di queste aree, che fino
a poco tempo fa era ritenuto inevitabile durante un'asportazione
chirurgica, causerebbe un deficit neurologico molto
invalidante".
Oggi invece, attraverso il monitoraggio neurofisiologico
intraoperatorio, che a Terni è ormai uno standard per l'attività
neurochirurgica elettiva, tali strutture nervose 'intoccabili'
possono essere localizzate esattamente, così da essere
preservate durante l'intervento. "In altre parole - spiega il
dottor Frondizi - viene eseguita una mappatura della corteccia
cerebrale, motoria e sensitiva, con una tecnica neurofisiologica
in grado di guidare in tempo reale l'azione del neurochirurgo.
Nel caso specifico è stato effettuato un monitoraggio continuo
dell'area che controllava la motilità e la sensibilità della
mano, integrando i dati con quelli ottenuti con le immagini
della risonanza magnetica funzionale e del neuronavigatore".
Il vero punto di forza nel trattamento di queste gravi
patologie è rappresentato dalla collaborazione di tutti gli
specialisti in neuro-oncologia, neurochirurghi e neurofisiologi,
oncologi, radioterapisti, radiologi e anatomo-patologi, che
all'ospedale di Terni si incontrano con cadenza settimanale.
Grazie alla collaborazione multidisciplinare e al continuo
aggiornamento di strumenti tecnologici innovativi l'attività
della neurochirurgia diretta dal dottor Carlo Conti, continua a
garantire l'alta complessità e gli elevati standard qualitativi
degli interventi.
L'azienda - conclude la nota - ha inoltre riavviato una
collaborazione con il prof. Carmelo Anile, direttore della
struttura di neurotraumatologia e neurochirurgia del Policlinico
Gemelli di Roma, per consulenze specifiche su casi di altissima
complessità. (ANSA).