(ANSA) - PERUGIA, 12 SET - In tutto il mondo ogni 13
settembre viene promossa la Giornata mondiale sulla Sepsi, "Stop
sepsis, save lives", una opportunità per incrementare la
consapevolezza e le conoscenze sulla sepsi, che affligge più di
30 milioni di persone nel mondo, con oltre 5 milioni di decessi
ogni anno.
A questo proposito sono già iniziati incontri tra
professionisti dell'ospedale S. Maria della Misericordia per
attuare uno specifico progetto per la prevenzione e la diagnosi
precoce della sepsi.
"L'Organizzazione mondiale della sanità - spiega la Dr.ssa Laura
Paglicci Reattelli, Risk Manager dell'azienda ospedaliera di
Perugia - definisce la sepsi come una risposta non controllata
dell'ospite ad un'infezione, che porta a una disfunzione
d'organo pericolosa per la vita. Se misconosciuta e non trattata
tempestivamente, uccide dieci volte più dell'infarto, quattro
volte di più del tumore del colon e cinque volte di più
dell'ictus".
"È ampiamente dimostrato - sottolinea in una nota
dell'ospedale, la dott.ssa Reattelli - che il precoce
riconoscimento della sepsi ed una tempestiva ed appropriata
gestione terapeutica spesso conducono ad una prognosi più
favorevole. il Centro per la gestione del rischio sanitario e la
sicurezza del paziente (Crssp) della Regione Umbria ha elaborato
il documento "Linee di indirizzo per la gestione della sepsi e
dello Shock settico", già deliberato dalla Giunta regionale,
che definisce, sulla base delle evidenze scientifiche più
aggiornate, il percorso sepsi di riferimento e gli strumenti
applicativi per garantire la messa in atto dei necessari
interventi diagnostico-terapeutici sia in ambito ospedaliero che
extra ospedaliero". (ANSA).