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Mondo accademico sostiene Perugia 2019

Da Università e alta formazione pieno sostegno a candidatura

(ANSA) - PERUGIA, 22 LUG - Le Università e le istituzioni accademiche e di alta formazione di Perugia confermano ufficialmente, attraverso una dichiarazione d'intenti congiunta, il "pieno sostegno" al progetto di candidatura a Capitale europea della cultura 2019.
    Atto firmato nella sede della Fondazione Perugiassisi2019 dai vertici dei vari enti. I rettori di Università degli Studi Franco Moriconi e della Stranieri il rettore Giovanni Paciullo, la Fondazione accademia di Belle arti con il presidente Mario Rampini, il Conservatorio di Musica guidata da Antonio Bellini, la Scuola di Giornalismo radiotelevisivo della Rai con il presidente Antonio Rizzo Nervo e quella di Lingue estere dell'esercito con il comandante Antonio Badalucco.
    "Con questo sostegno - ha commentato il presidente della Fondazione Perugiassisi2019, Bruno Bracalente - indichiamo in modo chiaro il futuro di Perugia come città di cultura e di alta formazione".
    Con la firma della lettera di intenti in favore della candidatura di Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria a capitale europea della cultura, l'obiettivo dichiarato dai rappresentanti delle sei istituzioni coinvolte è quello di "contribuire alla realizzazione di tutte le azioni e di tutte le iniziative previste nel progetto". Per il presidente della Fondazione Perugiassisi2019 Bracalente, "in particolare questa firma, che rappresenta la cosa a cui teniamo di più, contribuisce a dare autorevolezza, forza e solidità alla nostra candidatura". "Nel dossier di candidatura naturalmente verrà scritto chi ci supporta - ha aggiunto Bracalente - ma il sostegno va anche dimostrato e con questa dichiarazione dimostriamo concretamente e praticamente chi è con noi". La dichiarazione di sostegno per la candidatura da parte di queste istituzioni, che in precedenza hanno aderito come soci partecipanti (inoltre hanno già partecipato - è spiegato nel testo controfirmato - anche alla definizione dei contenuti del programma culturale, conferendo all'iniziativa idee, esperienze, relazioni e collegamenti attraverso i propri network), arriva dopo la sottoscrizione di specifici protocolli di intenti che stabiliscono principi ed aree di cooperazione per la definizione del progetto di candidatura e per gli eventi di Perugia 2019, se alla città verrà assegnato il titolo. Con questi accordi bilaterali - è stato sottolineato - si sono fatte già alcune cose ed altre azioni saranno realizzate se Perugia la spunterà sulle altre cinque città candidate finaliste. Secondo Moriconi "bisogna rendere bene l'idea di quello che siamo, e cioè una città di altissima cultura". "Sfido chiunque a trovare, in Italia e non solo, una città della grandezza di Perugia con la stessa offerta formativa".
    "Noi qui - ha sottolineato a sua volta il rettore della Stranieri, Paciullo - proponiamo e condividiamo le ragioni di una candidatura che ci auguriamo sia vincente". Una candidatura che, ha evidenziato il presidente dell'Accademia, Rampini, "costituisce un altro passo in avanti per dare un'immagine vera della città, che purtroppo è deteriorata perché offuscata da quella erronea con cui certa stampa e media la presentano".
    Il presidente del Conservatorio Bellini ha invece usato una metafora musicale per spiegare questa dichiarazione d'intenti: "L'affermazione della cultura deve essere la colonna sonora che accompagna il futuro della città".
    Di cultura anche come "sviluppo economico" per Perugia ha parlato ancora Bellini, il quale ha detto che da oggi "c'è altro combustibile per concludere con successo il cammino della candidatura".
    Anche il presidente della Scuola di giornalismo, Rizzo Nervo, e il comandante Antonio Badalucco della Scuola di Lingue Estere dell'Esercito, entrambi da pochi mesi alla guida delle rispettive istituzioni di alta formazione, hanno espresso la loro soddisfazione per questa sinergia. "Ho constatato - ha dichiarato Rizzo Nervo - una situazione di forte collaborazione fra istituzioni, non facile da trovare da altre parti, che si spera possa permettere di far vincere questa gara a Perugia", mentre Badalucco ha ribadito che "la Scuola di lingue crede fortemente in questa candidatura e in questa collaborazione". In tutto ciò Perugia 2019 vuole quindi identificare, all'interno del piano strategico che le autorità locali hanno delineato come armatura del progetto, una precisa strategia di rilancio di Perugia come città della formazione di eccellenze "che trova in noi - si legge nel documento sottoscritto dai rappresentanti delle 6 istituzioni - una totale adesione e collaborazione".
    Anche in passato queste realtà hanno collaborato, ma Bracalente ha tenuto a sottolineare "non sempre in modo sinergico". Oggi quindi per il presidente della Fondazione "è cambiato il clima" per un nuovo corso "utile per la candidatura sì, ma anche in generale per la città e la regione". In questo senso è stato anche ricordato che per il rilancio di Perugia città universitaria e di alta formazione le stesse 6 istituzioni avevano in precedenza sottoscritto un protocollo d'intesa congiunto con il Comune di Perugia e la Regione Umbria.
   

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