La plenaria del Comitato delle
regioni (CdR) Ue ha votato a larghissima maggioranza (un solo
voto contrario ed un'astensione) l'ok al parere "Promuovere la
qualita' della spesa pubblica in ambiti oggetto d'intervento
dell'Ue" del primo vicepresidente del CdR, il presidente della
Regione Umbria Catiuscia Marini (Pd) che oggi tuttavia non ha
potuto essere presente a Bruxelles, perché impegnata nel rush
finale sulla vertenza dell'Ast di Terni.
Nel parere si chiede a governi Ue e Commissione di
convergere al piu' presto sull'esclusione del cofinanziamento
dei fondi strutturali dal calcolo dell'indebitamento nazionale,
di fare chiarezza sui margini di flessibilità consentiti dalle
regole attuali per interventi a favore della crescita, e di
potenziare la capacita' di prestito della Banca Europea degli
Investimenti.
Il parere è stato illustrato in aula dal sindaco di
Birmingham, il laburista Albert Bore. E' la prima volta che la
plenaria del CdR converge a così ampia maggioranza sulla
richiesta di escludere il cofinanziamento dei fondi strutturali
dal Patto di stabilità, dopo la dichiarazione del bureau del CdR
a Torino, alcuni mesi fa.
Nel parere si chiede inoltre a Commissione e Consiglio Ue di
inserire un indicatore relativo agli investimenti degli Stati
membri nel monitoraggio delle politiche macroeconomiche, e di
intensificare la lotta contro la frode e l'evasione fiscale.
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