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Piano Juncker:Marini, goccia nell'oceano

Piano Juncker:Marini, goccia nell'oceano

Bene esclusione cofinanziamenti fondi strutturali da Stabilità

BRUXELLES, 27 novembre 2014, 11:50

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Contrariamente a quanto annunciato a settembre il piano Juncker non prevede risorse aggiuntive e non ci sono garanzie sull'effettiva mobilitazione di 315 miliardi di euro in tre anni. Il nuovo fondo servirà comunque ad ampliare l'attuale offerta di strumenti finanziari per sostenere la crescita e a sperimentare primi elementi di flessibilità nel calcolo dei deficit nazionali", così la presidente della Regione Umbria, e prima vice-presidente del Comitato delle Regioni Ue Catiuscia Marini. Secondo la presidente Marini "Il tentativo di Juncker va incoraggiato perché ha il merito di mettere al centro dell'agenda comunitaria il drammatico crollo degli investimenti pubblici e privati che rischia di trascinare nella stagnazione l'economia europea". Tuttavia, "se davvero si voleva imprimere una scossa al mercato, limitarsi a riprogrammare 16 miliardi di fondi europei su tre anni è una mossa drammaticamente inadeguata". Positivo, invece, il commento della vice-presidente sull'impegno assunto dal presidente della Commissione Europea Juncker di escludere dai conteggi del deficit nazionale i contributi al piano provenienti dagli Stati Membri: "Vedremo quale sarà la definizione formale di questa decisione, in ogni caso l'introduzione di questi pur ridotti margini di flessibilità testimonia una presa di coscienza importante del problema di diversi governi nazionali e regionali che oggi non possono operare nuovi investimenti a causa dei tetti di spesa del Patto di Stabilità".
    Un passaggio importante, soprattutto per l'Italia: "Il lavoro della Presidenza di turno italiana dell'UE su questo fronte - ha detto Marini - ha consentito di raggiungere un primo risultato che deve spingere l'Unione verso l'esclusione del cofinanziamento dei fondi strutturali dal Patto, come richiesto più volte dal Comitato delle Regioni". Quest'ultima proposta è tra gli aspetti più rilevanti del parere che la prima vice-presidente Marini presenterà alla plenaria del Comitato delle Regioni in programma il 3 e 4 dicembre prossimi.
   

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