"Poco prima di morire Carlo Vanzina
mi aveva lasciato una sceneggiatura, si chiamava 'La tigre
siberiana', dovevamo farla io e un attore francese, Christian
Clavier, era una coproduzione con la Francia. Ma io sapevo che
non avrebbe potuto farlo. Quella sera abbiamo finto entrambi: io
di non sapere che stava male, e lui di stare bene. Se n'è andato
un pezzo di cuore": a ricordare, con parole commosse, il
registra, è stato Christian De Sica in occasione della consegna
del premio alla carriera dal Terni Pop Film Fest.
La cerimonia al termine dei quattro giorni di rassegna, che
ha dedicato a De Sica anche una retrospettiva. "Rassegne come
queste - ha detto l'artista - sono importanti perché rimettono
al centro il cinema popolare, che viene spesso declassato. Non
bisogna dimenticare che senza il cinema popolare non sarebbe
possibile fare tutto il resto dei film. E poi, per esempio,
pellicole come il primo 'Vacanze di Natale' raccontano l'Italia
degli anni '80 molto meglio di tanti altri 'film impegnati'".
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