La comunità di
Castelluccio di Norcia si dice "indignata dalle continue
risposte fumose che ha ricevuto dai soggetti deputati alla
gestione del post sisma" e "ritiene gravemente violati i propri
diritti a svolgere le attività lavorative, nonché di fruire del
territorio in relazione al quale ne costituisce la cittadinanza
e ne è contribuente". Pertanto, ha deciso di chiedere "atti e
documenti che dimostrino le scelte intraprese e le istruttorie
che, ad oggi, hanno coinvolto Castelluccio rendendolo, di fatto,
un paese fantasma". Inizia così la lettera con la quale gli
abitanti del posto vogliono mettere in evidenza le criticità
ancora aperte dopo quasi un anno e mezzo dalla prima scossa di
terremoto del 24 agosto 2016.
Nella serata di sabato, una trentina, tra residenti,
allevatori, agricoltori e ristoratori del borgo, si sono dati
appuntamento per focalizzare i punti salienti da portare
all'attenzione degli amministratori pubblici.
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