L'altro terremoto si
chiama spopolamento e sta picchiando duro nelle frazioni più
piccole di Norcia, quelle che a fatica si trovano sulle carte
geografiche e ci si arriva attraverso strade strette e tortuose.
Come quelle percorse dall'ANSA per raggiungere Sant'Andrea,
Pescia, Le Gogne e San Marco.
"Siamo rimasti in cinque a vivere qui, prima della scossa del
30 ottobre di un anno fa eravamo in dieci, poi alcuni se ne sono
andati per la paura", a parlare è Vincenzo Brugnoli, pensionato
di 70 anni di San Marco, uno degli ultimi "guardiani" rimasti a
difesa dei paesi più lontani della Valnerina terremotata.
Tra chi vive ancora in questi borghi c'è anche Ugo Taraddei,
che ha avuto la possibilità di diventare un calciatore
professionista. "Ero un attaccante - racconta all'ANSA - e
facevo tanti gol, ma staccarmi da Sant'Andrea non ce l'ho fatta
e se anche il terremoto ci ha distrutto casa per tre volte, noi
restiamo a vivere qui".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA