"La ricostruzione della Basilica
di San Benedetto affidiamola a un genio dell'architettura capace
di partire dall'esistente e quindi dal passato, come la facciata
icona di questo sisma e dalle altre murarie rimaste in piedi,
per arrivare a realizzare qualcosa di nuovo e moderno": a
suggerirlo, attraverso l'ANSA, è Romano Cordella, storico
dell'arte nursino e grande conoscitore dei tesori artistici e
culturali della Valnerina.
"Mi trovo in accordo con l'arcivescovo di Spoleto-Norcia,
monsignor Renato Boccardo, inutile stare a ricostruire un falso,
dato che la Basilica è stata rifatta almeno tre volte e quindi
di originale, se si esclude la facciata, ha ben poco", spiega
Cordella. Che ripescando nei ricordi e nei documenti delle sue
ricerche racconta come "le varie ricostruzioni non piacessero
nemmeno ai consoli che governavano Norcia nel 1700, al punto
anche da discutere con i monaci benedettini che eseguivano le
opere".
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