Gli invasi glaciali del sistema del
Lago di Pilato sui Monti Sibillini ''si sono completamente
asciugati''. La notizia, già anticipata ad agosto dal presidente
dell'Ordine dei Geologi delle Marche Pietro Farabollini, docente
dell'Università di Camerino, è stata confermata dal presidente
dei Geomorfologi italiani Gilberto Pambianchi, anche lui docente
di Unicam, durante un briefing stampa nell'area epicentrale del
sisma del 2016.
''Dopo il terremoto - sostiene Pambianchi - i Laghi di Pilato
hanno subito un depauperamento della risorsa idrica. Si tratta
di laghi di origine glaciale che si trovano a circa 1.900 metri
sul livello del mare: attualmente appaiono completamente
asciutti per la grande siccità estiva'', che ha comportato ''un
deficit idrico pari al 60% rispetto agli anni precedenti''.
I Geomorfologi lanciano anche l'allarme per la scomparsa di
alcune sorgenti, e sollecitano un monitoraggio della zona del
cratere fra Marche e Umbria, finora ''assente''.
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