"Siamo preoccupati per il futuro e
di questo ho parlato anche con il sottosegretario Maria Elena
Boschi, durante la sua recente visita qui a Norcia. Le ho fatto
presente che a Castelluccio la delocalizzazione dei ristoranti e
delle altre attività produttive deve essere sentita come una
priorità, altrimenti il borgo muore": lo dice all'ANSA Tonino
Conti, portavoce dei sette ristoratori di Castelluccio che da un
paio di mesi stanno mandando avanti le loro attività sotto una
tensostruttura montata a ridosso della piazza del paese, uno dei
pochi spazi fuori dalla 'zona rossa' che delimita il centro
abitato distrutto dal sisma. "Continueremo a fare ristorazione -
dice ancora Conti - almeno fino alla fine di settembre, se il
tempo ci assiste. Poi a Castelluccio arriverà il freddo e
l'inverno. L'unica cosa che può scaldarci è la realizzazione
della struttura dove delocalizzare le attività".
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