"La trascrizione di un atto di
nascita di un soggetto nato all'estero e ivi registrato è
contemplata dalla normativa vigente, che non disciplina tuttavia
le trascrizioni riguardanti figli di genitori dello stesso
sesso": lo precisa l'amministrazione comunale di Perugia, dopo
le polemiche per la mancata registrazione di un bimbo nato in
Spagna da due mamme grazie alla procreazione assistita. Bimbo
che ora, sottolinea l'Omphalos, "è senza documenti e senza
identità". "E' stato richiesto un parere alla Prefettura -
prosegue il Comune - e l'atto di diniego espresso dagli
ufficiali di stato civile si è conformato al predetto parere.
L'amministrazione comunale, che come noto non ha potestà
legislativa, è chiamata all'applicazione delle norme vigenti e
alle funzioni di stato civile, in forza della delega
prefettizia, e rimane in attesa degli eventuali interventi del
legislatore alla luce anche della recente pronuncia della
Cassazione. Pronuncia, comunque, successiva rispetto all'atto di
diniego".
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