Sono state nuove sfide
investigative quelle affrontate nel 2016 dal compartimento per
l'Umbria della polizia postale e delle comunicazioni. Impregnato
in particolare nella prevenzione e contrasto alla
pedo-pornografia online, nella protezione delle infrastrutture
sensibili informatizzate, nel financial cybercrime e nei
confronti di possibili minacce eversivo-terroristiche
riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice
islamica.
Complessivamente la struttura diretta dalla dottoressa
Annalisa Lillini ha ricevuto circa mille e 200 denunce,
trattando 12 casi di pedopornografia online (con otto
perquisizioni e sei denunce a piede libero).
L'attività di monitoraggio di Internet, per contrastare la
divulgazione di materiale pedopornografico, ha portato
all'analisi di 102 spazi web, di cui 47 inseriti nella
black-list istituita ai sensi della Legge 38/2006, che il Centro
nazionale per il contrasto a questo fenomeno online del Servizio
polizia postale.
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