Il Comitato del consiglio
regionale per il monitoraggio e la vigilanza
sull'amministrazione regionale ha approvato oggi a maggioranza
(due sì e un'astensione) la delibera con cui viene dichiarata
"non attuata" la legge regionale 22/2008 su ricerca,
coltivazione e utilizzo della acque minerali e termali. Per il
presidente del comitato, Raffaele Nevi (Fi), "si tratta
dell'ennesimo atto dell'Assemblea legislativa che non trova
applicazione da parte della Giunta". "E' stato accertato - ha
riferito Nevi - che il 20 per cento del canone pagato dalle
aziende che sfruttano le acque minerali umbre non è stato
corrisposto ai Comuni su cui le sorgenti insistono, ad eccezione
del 2010 e, in misura molto inferiore, del 2012. Nel silenzio
generale - ha concluso Nevi - quei soldi sono finiti nel
calderone del bilancio della Regione invece che nelle casse dei
Comuni".
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