"Fermare le guerre non è solo
possibile ma, anzi, è un dovere della comunità internazionale.
Tante vite spezzate, tante famiglie disperate e sconvolte, tanti
bambini uccisi, anche in questi giorni, scuotono la nostra
coscienza. Non ci si può rassegnare alla strage e alle violenze
di Aleppo": lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in un messaggio agli organizzatori della Marcia
della pace Perugia-Assisi che si terrà il 9 ottobre.
Il capo dello Stato si rivolge in modo particolare "ai
giovani, che esprimono la loro speranza di vedere cancellate le
guerre, le violenze e le limitazioni dei diritti umani in ogni
angolo del mondo" e ai quali "anzitutto tocca far sentire la
loro voce". "La pace - dice Mattarella - è questione che non
interpella solo i vertici delle Nazioni o ristrette classi
dirigenti. I popoli subiscono le conseguenze delle guerre. È da
loro che può venire una nuova stagione di cooperazione, di
sviluppo sostenibile, di rispetto reciproco".
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