E' stata definita una "scommessa"
che si cerca "di vincere" avviando un percorso aggregativo per
adeguarsi alla riforma in atto del movimento del credito
cooperativo la fusione tra CrediUmbria-Banca di Credito
Cooperativo e il Credito Cooperativo Umbro-Bcc Mantignana dalla
quale è nata Bcc Umbria-Credito Cooperativo.
In Italia, dalle 360 banche di credito cooperativo attuali si
passerà, entro un paio di anni, a circa 100. Per questo,
l'intento della fusione umbra, ha sottolineato il presidente
Palmiro Giovagnola, "è di provare a rimanere una delle 100 Bcc e
non due delle 260 che invece verranno accorpate".
La presidente Marini ha rivolto un plauso agli organi di
governo delle due banche per il percorso fatto insieme, con
l'augurio "che anche altri li seguano". "Le Bcc - ha proseguito
- hanno rappresentato una presenza fondamentale per la tenuta
dell'Umbria grazie al loro rapporto con il territorio, ed oggi
sono impegnate a consolidare la loro capacità di offerta del
credito".
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