La mostra Goodbye Glaciers, che
documenta gli effetti del cambiamento climatico in montagna con
il ritiro dei ghiacciai, ha riscosso un grande successo di
pubblico nelle varie tappe del suo tour itinerante in tutto
l'Alto Adige conclusosi nei giorni scorsi a Bolzano. Il curatore
dell'esposizione fotografica Roberto Dinale, direttore
dell'Ufficio idrografico provinciale, ha potuto illustrare gli
effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai altoatesini a
numerosi studenti e a molte persone interessate.
"I ghiacciai fanno parte del panorama delle nostre zone
protette, e intendiamo sensibilizzare maggiormente l'opinione
pubblica sulla centralità dell'importanza di tutelarli",
sottolinea l'assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer,
ricordando il ruolo determinante svolto dagli uffici della
Ripartizione natura, paesaggio e sviluppo del territorio nella
salvaguardia delle aree protette dell'Alto Adige. "Un lavoro
spesso sottovalutato - aggiunge l'assessora - ma con il
progressivo ritiro dei ghiacciai queste strutture avranno un
ulteriore incarico".
"Il fenomeno del ritiro dei ghiacciai in Alto Adige si è
potuto osservare già dagli anni '90", come riferisce Dinale
ricordando un episodio vissuto in prima persona sulla lingua del
ghiacciaio del gruppo Vedrette di Ries. 8 anni fa assieme a un
gruppo di persone stava per risalire la lingua del ghiacciaio,
quando si verificò una frattura della stessa con scivolamento di
intere sue parti, che indusse il gruppo a scegliere un'altra via
di ascesa. La mostra Goodbye Glaciers staziona attualmente in
Tirolo, all'Alpinarium di Galtür fino al 29 marzo per
trasferirsi quindi alla Galerie Claudiana di Innsbruck (3 aprile
- 31 maggio). Potrà essere nuovamente visitata in Alto Adige, a
Prato allo Stelvio presso il Centro visite del Parco nazionale
dello Stelvio Aquaprad dal 5 giugno al 2 agosto). L'esposizione
fotografica è già prenotata per tutto il 2021.
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