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Ricerca: 10 anni Val di Mazia,un calendario delle curiosità

Ricerca: 10 anni Val di Mazia,un calendario delle curiosità

BOLZANO, 19 dicembre 2019, 10:58

Redazione ANSA

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Sono passati dieci anni da quando i ricercatori di Eurac Research hanno messo in funzione la prima stazione di misura in Val di Mazia. Dal 2009 vengono registrati senza interruzioni dati sul clima, sulla biodiversità e sulle risorse idriche della valle. In occasione di questo anniversario, i ricercatori hanno raccolto alcuni dei dati più curiosi in un calendario ricco di immagini che sarà distribuito a livello locale.
    In questi anni il laboratorio a cielo aperto è cambiato molto: insieme alle università di Innsbruck e di Bolzano, gli esperti di Eurac Research hanno installato una delle reti di misurazione microclimatica più fitta d'Europa. Grazie a questa strumentazione hanno scoperto specie di insetti nuove per l'Alto Adige e per l'Italia, hanno fornito alla Nasa dati sull'umidità del terreno e mostrato come il larice si sposti in quota a causa dell'aumento delle temperature. I dati raccolti e analizzati non hanno contribuito solo alla ricerca scientifica: ne hanno beneficiato la selvicoltura e l'agricoltura locali e ora i dati più curiosi sono stati raccolti in un calendario del 2020 per farli conoscere a tutti gli interessati.
    "L'ambiente reagisce molto più lentamente dell'uomo a influenze esterne come i cambiamenti del clima o quelli legati all'utilizzo del suolo. Il ritmo di questa reazione è così lento che a occhio nudo non riusciamo nemmeno a cogliere cosa stia succedendo - spiega Ulrike Tappeiner, direttrice dell'Istituto per l'ambiente alpino di Eurac Research - Tuttavia, da quando l'uomo abita la Terra, la natura e il paesaggio non sono mai cambiati in modo così significativo come negli ultimi decenni".
    I dati della Val di Mazia sono un'importante risorsa anche per biologi e climatologi di tutto il mondo: in questi anni sono nati 18 progetti internazionali di cooperazione, una parte dei dati serve a calibrare i rilevamenti dei satelliti e dal 2014 l'area è entrata a far parte della rete internazionale per la ricerca ecologica di lungo periodo (Lter).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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