Un numero maggiore di prodotti
agricoli regionali e più venditori diretti: è l'obiettivo
dell'Unione Agricoltori/Südtiroler Bauernbund che ha messo in
campo nuovi servizi che vanno dalla formazione alla ricerca e
sviluppo del prodotto.
"Attualmente in Alto Adige sono circa 600 i venditori diretti
che offrono prodotti locali contadini e nei prossimi dieci anni
a questi si aggiungeranno almeno 250 nuove imprese", ha detto il
presidente del Bauernbund, Leo Tiefenthaler.
Per la prima volta verrà offerto un corso di 28 giorni per i
venditori diretti, con lezioni specialistiche, "coaching"
individuale e visite aziendali. "La prima edizione del corso è
già iniziata la scorsa settimana con sedici partecipanti
iscritti", ha spiegato il direttore Siegfried Rinner.
Un altro punto debole finora è stata la consulenza. "Per
affrontare questo verrà presto creato e messo a disposizione un
pool di consulenti", annunciano i vertici dell'Unione
agricoltori che intende sostenere i venditori diretti anche con
attività di ricerca e sviluppo. "Una futura collaborazione più
stretta tra Noi Techpark, la Libera Università di Bolzano ed il
dipartimento Innovazione & Energia dell'Unione
Agricoltori/Südtiroler Bauernbund dovrebbe portare a nuovi
prodotti innovativi e migliorerà il processo di produzione di
prodotti già esistenti - ha spiegato Hans J. Kienzl,
responsabile del reparto marketing del Bauernbund - Temi
centrali della collaborazione sono le ricerche di mercato, lo
sviluppo del prodotto, l'analisi del processo produttivo e il
confezionamento".
Verrà, inoltre, rafforzata la comunicazione per le aziende
con il marchio "Gallo Rosso" e sui social network per
conquistare il segmento premium nella vendita diretta di
prodotti locali di qualità.
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