Si è concluso nei giorni scorsi,
dopo 2 anni di lavoro, il progetto Spatium Etsch Adige, che ha
portato all'elaborazione di un piano di gestione dell'area
fluviale del fiume Adige. Il documento, oltre ad un'analisi
dello stato attuale dell'area e una valutazione dei punti di
forza e di debolezza, comprende una dichiarazione di intenti
congiunta da parte di tutti i partner per perseguire lo sviluppo
sostenibile del territorio attraverso un catalogo di 55 misure.
Il piano di gestione servirà ora alle autorità e alle
associazioni che hanno contribuito ad elaborarlo, come strumento
di lavoro per l'attuazione coordinata degli interventi: verrà
impiegato come strumento di pianificazione per la prevenzione
degli effetti dei pericoli naturali, per programmare
miglioramenti ambientali e per un uso oculato dell'acqua.
Ciascuna delle 55 misure presentate e programmate dovrà essere
attuata nei prossimi 20 anni.
Al progetto hanno partecipato diversi uffici provinciali,
Comuni, istituzioni e associazioni, corpi dei vigili del fuoco
volontari, consorzi di bonifica e altri portatori di interesse.
L'area di progetto comprende la vallata dell'Adige, da Tel a
Salorno, per una superficie totale di circa 150 km quadrati, con
63 km. di fiume Adige che attraversano 23 Comuni e coinvolgono
circa 243.000 abitanti. Durante l'incontro conclusivo del
progetto, il direttore dell'Agenzia per la protezione civile,
Rudolf Pollinger, ha spiegato che "i recenti eventi alluvionali
hanno evidenziato come sia importante la preparazione, la
prevenzione e soprattutto l'interazione tra ogni forma di
intervento, a partire dalla progettazione e realizzazione di
misure strutturali, di protezione civile, fino a campagne di
sensibilizzazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA