Una più intensa collaborazione, lo
sviluppo di contatti e lo scambio di esperienze e personale
specializzato nell'ambito dei musei, della documentazione
storica e dell'attività espositiva. Sono alcuni degli obiettivi
fissati in una dichiarazione congiunta di intenti dalla giunta
provinciale di Bolzano e dal Ministero per l'istruzione del Land
tedesco della Baviera. L'intento è quello di avviare una
collaborazione di lungo periodo tra Alto Adige e Baviera nei
settori della formazione, della scienza e della cultura.
In questo senso, un esempio di lavoro di "rete" nel campo
museale è quello che da anni collega i Musei provinciali
altoatesini e la Ripartizione provinciale musei all'Accademia
museale bavarese, e si declina in forma di convegni comuni e
viaggi di studio in Baviera e Alto Adige. Una collaborazione,
questa, nella quale gioca un ruolo attivo anche l'Associazione
musei altoatesini. La scorsa settimana, una visita di 30 membri
dell'Accademia museale bavarese, venuti per quattro giorni in
Alto Adige per approfondire i temi di "Heimat" e di identità e
il modo in cui essi e la cultura sudtirolese vengano
rappresentati nei musei. La visita ha toccato sette musei,
cinque dei quali nel Burgraviato e in Val Venosta (il Touriseum
e il Museo delle donne a Merano, Castel Tirolo, il MuseoPassiria
a San Leonardo e il Museo della Val Venosta a Sluderno). A
Bolzano, invece, lo storico Hannes Obermair, collaboratore
scientifico dei Musei provinciali altoatesini, ha condotto i 30
esperti ed esperte a scoprire il bassorilievo monumentale di
Piffrader in piazza Tribunale a Bolzano e il Centro di
documentazione nel Monumento alla Vittoria. È seguito poi un
colloquio sul tema "musei in Alto Adige" con la direttrice della
Ripartizione Musei Karin Dalla Torre e Franziska Luther
dell'Associazione musei altoatesini.
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