Un gruppo di studenti universitari
tedeschi ha da poco condotto un progetto di ricerca dedicato
alla misurazione nell'ex miniera di Monteneve. Effettuare nuove
misurazioni dell'antica miniera di Monteneve, situata
nell'omonimo massiccio tra la Val Ridanna e la Val Passiria e
ora una delle sedi del Museo provinciale delle miniere.
Era questo l'obiettivo di un gruppo di nove studenti della
Technische Universität Bergakademie di Freiberg in Sassonia,
Germania, che nell'ambito di un tirocinio hanno recentemente
condotto lavori di misurazione delle storiche strutture
minerarie sia sopra che sottoterra. A questo scopo, si sono
serviti sia di metodi moderni, come le coordinate GPS, ma anche
- nelle gallerie e nei pozzi più difficili da accedere - di una
speciale bussola a sospensione. Si tratta di uno strumento per
il rilevamento minerario utilizzato da secoli, composto da una
corda, da una bussola e da un goniometro.
Durante le misurazioni, nella galleria "Karl" tra l'altro è
stata scoperta una marcatura che portava scolpita la data
"1717": un contributo alla conoscenza della storia di questo
tunnel. Inoltre, in un'altra galleria, molto antica e di
difficile accesso, sono state rinvenute tracce di scavi
risalenti a diversi secoli fa. Alcuni visitatori e visitatrici
hanno anche avuto l'opportunità di ammirare dal vivo i lavori di
rilevamento. "Con questo speciale tirocinio, studentesse e
studenti hanno fornito una preziosa base per le future attività
di ricerca a Monteneve nei campi della storia mineraria e
dell'archeologia," sottolinea Claus-Stephan Holdermann,
archeologo, che ormai da anni segue le ricerche di archeologia
mineraria a Monteneve su incarico dell'Azienda "Musei
provinciali", alla quale il Museo provinciale delle miniere
afferisce.
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