"Creiamo un percorso condiviso per
far nascere l'Alto Adige del futuro". Con questi ambiziosi
presupposti, l'assessore all'informatica Waltraud Deeg ha
lanciato l'Agenda Digitale 2020, il documento programmatico
della Provincia di Bolzano versione 2.0. Il percorso sarà
all'insegna della partecipazione, grazie al portale
aad2020.provincia.bz.it.
Collegandosi al portale aad2020.provincia.bz.it, si entra in
una sorta di pensatoio digitale nel quale proporre idee,
condividerle, avanzare proposte, partecipare a discussioni. Il
tutto, con al centro lo sviluppo in senso digitale dell'Alto
Adige: dall'economia alla formazione, dalla cultura alla
pubblica amministrazione, dalla banda larga alla sanità. "Con
l'Agenda Digitale 2020 - ha spiegato l'assessore all'informatica
Waltraud Deeg - avviamo un percorso comune che ci porterà verso
l'Alto Adige del futuro seguendo una tempistica già stabilita
sia dall'Unione Europea, sia dallo Stato italiano. La prima
bozza del progetto è nata grazie agli workshop realizzati con
esperti del settore e agli input provenienti dall'interno
dell'amministrazione, ora si tratta di creare una base di
dialogo che sia la più ampia possibile. Il documento, infatti,
sarà in continuo aggiornamento e verrà costantemente integrato
con le idee e le proposte che arrivano dalla rete".
A proposito di rete, il direttore della Ripartizione informatica
Kurt Poehl ha illustrato una serie di dati su cui la Provincia
ha deciso di impegnarsi per raggiungere gli standard europei,
pur facendo registrare già ora dati molto migliori rispetto al
resto d'Italia. Il 28% degli altoatesini, ad esempio, utilizza i
servizi di e-government contro il 42% della media Ue, e il 63%
della popolazione locale (contro il 72% a livello europeo)
utilizza regolarmente internet. "Dobbiamo lavorare sul 25% di
persone che non sfrutta la risorsa del web - ha spiegato Poehl -
coinvolgendo nel processo tutte le fasce d'età e collaborando
attivamente sia con l'Università, sia con le associazioni di
categoria. Un lavoro importante che stiamo portando a
compimento, invece, è quello sulle infrastrutture, e in maniera
particolare sulla banda larga, dove contiamo di raggiungere
l'obiettivo europeo di garantire accessi a 30 Mbit/s al 50%
della popolazione entro il 2020".
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