Nel 2020, il fatturato aggregato
delle 68 Famiglie cooperative trentine ha raggiunto i 373
milioni di euro (+6,7% rispetto all'anno precedente), con un
risultato netto di esercizio pari a 8,8 milioni.
Il dato - riporta una nota - è emerso durante il convegno
annuale di settore organizzato dalla Federazione trentina della
cooperazione. Nel corso dell'ultimo anno si è inoltre più che
dimezzato l'indebitamento (da 30,4 a 13 milioni) e si è
rafforzata la solidità, con il patrimonio netto aggregato
cresciuto dell'8,9% (a 133,8 milioni).
Il miglioramento dei risultati della gestione economica ha
permesso di incrementare i ristorni riconosciuti ai soci, che
crescono sia in valore assoluto (un milione rispetto ai 400.000
euro dell'anno precedente), sia nel numero di cooperative che li
ha erogati (15 nel 2020, 9 nel 2019).
Nel primo trimestre 2021 le vendite complessive hanno
registrato una riduzione del 22% rispetto al 2020, con
sofferenza più marcata dei negozi più dimensionati e di quelli
nelle zone turistiche.
Le Famiglie cooperative gestiscono una rete di 363 punti
vendita (di cui oltre la metà con superficie inferiore ai 150
metri quadrati), presente in 157 comuni trentini sui 166 totali.
Di questi esercizi, 224 sono l'unico riferimento commerciale del
paese in cui sono inseriti. I dipendenti sono cieca 1.800, di
cui l'85% a tempo indeterminato.
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