Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gelate notturne in Trentino, danni a meli e ciliegi

Gelate notturne in Trentino, danni a meli e ciliegi

Azionati gli impianti antibrina, ma accese anche stufe e candele

TRENTO, 08 aprile 2021, 17:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Le gelate tardive che hanno contraddistinto le ultime due notti in Trentino hanno danneggiato le colture, soprattutto alberi di ciliegio e melo. I tecnici della Fondazione Mach di Mezzolombardo fanno notare che quest'ultimo, nelle zone di fondovalle, ha raggiunto lo stadio fenologico di piena fioritura, molto sensibile alle basse temperature che determinano, nel caso di danno, la perdita irrimediabile del fiore o del frutto appena formato. Nelle colture di ciliegio ad altezze più elevate si sono registrati -6 /-7 gradi e, specialmente dove non sono state attivate protezioni, si osservano danni quantitativi abbastanza importanti, anche se un conto verrà fatto nei prossimi giorni. I contadini hanno azionato gli impianti antibrina principalmente in fondovalle mentre nelle zone di collina e montagna circa 40 agricoltori hanno acceso stufette a pellet o candele di paraffina. Per quanto riguarda la vite, le valutazioni saranno fatte nei prossimi giorni, anche se i primi riscontri non sembrano così negativi come su altre colture.
    Una gelata così estesa e lunga - secondo i dati della Fem - ricorda gli ultimi eventi gravi del 1997. Gli agricoltori sono stati informati con i bollettini di previsione agrometeo emessi da Meteotrentino e, durante le due notti di gelo, allertati tempestivamente e frequentemente (nella notte tra il 6 e il 7 ogni 3 ore) con oltre 41.000 sms inviati dalle 40 stazioni meteo Fem dotate di sensori antibrina. Dal 2020 gli oltre 1.200 utenti iscritti al servizio ricevono gli allarmi in base alla coltura (melo o ciliegio) che si attivano a soglie diverse di temperatura in base alla fase fenologica critica. L'azionamento degli impianti antibrina, ove presenti, può aver ridotto, ma non azzerato, la percentuale di danno. Infatti la situazione complessiva di temperature molto rigide e bassa umidità relativa, oltre al numero di ore di gelo, ha messo in crisi anche un sistema ampiamente collaudato come quello dell'irrigazione a pioggia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza