La Lega patriottica sudtirolese
(Südtiroler Heimatbund) e gli Schützen non rinunciano alla
tradizionale commemorazione di Sepp Kerschbaumer e dei
'Freiheitskämpfer', i "combattenti per la libertà", autori degli
attentati degli anni Sessanta in Alto Adige. Quest'anno, però,
la manifestazione, per la quale l'8 dicembre di ogni anno si
radunano a San Paolo di Appiano duemila persone, si svolgerà in
forma ridotta a causa della pandemia da coronavirus.
"L'evento si terrà solo in piccola scala e, ovviamente,
rispettando le regole della distanza e l'obbligo della
mascherina, con l'eccezione degli oratori durante i loro
discorsi e dei comandanti quando daranno gli ordini - spiega il
presidente dell'Heimatbund, Roland Lang. Anche la liturgia della
Parola sarà celebrata all'aperto, presso il cimitero del paese.
Inoltre, gli Schützen, non sfileranno come di consueto
solennemente, ma si recheranno direttamente al cimitero. La
commemorazione inizierà alle 10. Dopo l'accoglienza dei
partecipanti da parte del presidente dell'Heimatbund ed il
servizio liturgico celebrato da padre Reinald Romaner, il
vicecomandante regionale della Federazione degli Schützen,
Renato des Dorides, terrà il discorso commemorativo.
La manifestazione sarà filmata e messa online nel pomeriggio
sui canali social delle due organizzazioni che annunciano anche
una campagna in tutta la regione con manifesti (in italiano per
il Trentino) per commemorare i "Freiheitskämpfer".
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