Tra gli scienziati informatici
che, secondo l'Association for computing machinery di New York,
stanno ridefinendo l'era digitale, c'è anche un professore della
Libera Università di Bolzano. Si tratta di Diego Calvanese ed è
uno dei 58 informatici nominati nel 2019 dall'Acm per il
contributo scientifico dato in diversi settori dell'informatica,
tra cui l'intelligenza artificiale, il cloud computing, la
computer grafica, la biologia computazionale, la scienza dei
dati, la sicurezza e la privacy, l'ingegneria del software,
quantum computing e web science.
Gli Acm "fellow", questo il titolo assegnato a Calvanese,
costituiscono un gruppo d'élite che rappresenta meno dell'1% dei
membri globali dell'associazione. Gli italiani che nel 2019 sono
entrati nel Gotha dell'informatica sono cinque. Calvanese è
l'unico - assieme a Elena Ferrari, dell'Università dell'Insubria
- a vivere e fare ricerca nel nostro Paese mentre i restanti tre
insegnano in atenei degli Stati Uniti.
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